lunedì 28 settembre 2009

Punti di svista


Un buon giornalista dovrebbe limitarsi ad esporre i fatti. L'unica verità che però abbiamo e che anche il miglior cronista può solo avvicinarsi alla realtà oggettiva, tutto viene filtrato attraverso i suoi pensieri. Prendiamo ad esempio la cronaca di oggi e leggiamo che in mattinata, su un bus nella cintura di Roma, due ragazze adolescenti stavano fumando. Una nigeriana ha chiesto che la sigaretta fosse spenta. La scena si è trasforma in una lite dove, tra insulti razziali e schiaffi, è intervenuta la polizia.
Presi una dozzina di quotidiani diversi, questi sono gli unici fatti consistenti. Ogni redazione poi riporta dettagli differenti.
Alcuni dicono che la polizia ha identificato la donna tralasciando le generalità delle ragazzine. In certi giornali si legge che la nigeriana è stata multata per 3000 euro. Chi racconta che il litigio si è spinto sul marciapiede, dove è intervenuta una pattuglia di passaggio, chi lascia intendere che la polizia è intervenuta su chiamata. Secondo altri la lite è stata fisica sin dal principio.
C'è anche chi lancia giudizio e sentenze sulle minorenni. Quasi tutti lasciano spazio al politico che, per smania di pubblicità, si lancia a commentare.
Tutti, all'unisono, urlano al razzismo. Nessuno dice che forse, se la donna fosse stata bianca, sarebbe successo ugualmente. E' fin troppo facile vedere gruppi di adolescenti che, non curanti dei disagi che provocano, si prendono beffa di chi chiunque, indistamente dal colore della pelle o del credo. Sicuramente la mancanza di rispetto è più democratica del razzismo. Visto però che colpisce tutti, potrebbe accendere discussioni più utili di una futile retorica sul razzismo.
Il lavoro di un buon giornalista, oltre al riportare i fatti, è quello di chiudere l'articolo lasciando il lettore alle prese con delle domande. Quelle domande sono i piccoli tasselli che formano la nostra opinione e tutte le opinioni sono L'Opinione Pubblica. Mezze verità e false domande non servono per imboccare la giusta strada verso un paese maturo, ma forse questa è l'ultima delle nostre priorità.

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